Alberto Bevilacqua.

..Fra i raggi blu e verdi che spiovevano dalle nuovole, teneva in mano un ramo di ulivo, nell'altra uno straccio bianco legato a un bastone, perchè potessero avvistarlo. Cadde ma ripresa come energia. Raggiunse un piccolo bacino che doveva essersi seccato durante la notte, infatti affondò in una discesa di pesci morti, alzando le braccia come a placare - in nome di un Dio resuscitato - ghiaie e detriti e specchi d'acqua impazziti, finchè le forze non gli mancarono......Ora, per aprire le porte, serve la falsa cultura, rubata alla cultura vera, con la quale uno passa da genio, mentre il genio autentico lo fanno passare da coglione, e lasciano che si spenga nella sua cella dell'incomprensione...