Carissimo amore

 

Carissimo-amore.

 

Carissimo amore,

fiore_acqua. oggi ho trovato il tempo di fermarmi a guardare dalla finestra le persone che passeggiano per la strada.

Le vie della città sono molto affollate, c’è gente che cammina in fretta, gente che passeggia guardando le vetrine, altri che sembrano troppo indaffarati per accorgersi di dove sono. Fuori è molto freddo, siamo in pieno inverno e quindi le persone sono imbacuccate nei giacconi e sembrano tanti piccoli fagotti senza identità, tutti uguali; se le osservi bene, vedi solo uscire dei sbuffi di fumo prodotti dall’aria calda che esce dalla bocca oppure dalle sigarette fumate in fretta. Non è possibile distinguerle tra loro, potrebbero essere di origine asiatica, europea, africana, americana, ecc. ecc., potrebbero avere la pelle di colore nero, rosso, bianco, scuro, chiaro….Eppure, nonostante siano uguali ognuno di loro nasconde una storia, che presuppone la nascita, la crescita e la realizzazione o la ricerca di essa.
Ti starai chiedendo perché tutto questo è importante? In fondo non siamo tutti uomini?

Ti racconto questo esperimento che ho provato a fare con una mamma del Bangladesh, ricoverata con il suo bambino nel reparto dove lavoro (ti ricordi, amore, che lavoro in un reparto di pediatria con tanti bimbi?)

Ho provato ad osservarla e a mettermi nei suoi panni nella routine di reparto. Ecco alcune scene.

<<Al mattino mi sono svegliata alle 5 per fare la prima preghiera del mattino e mi sono messa in sala giochi per non disturbare…subito è arrivata un’infermiera, che ha cominciato a parlarmi in italiano; ancora non hanno capito che io capisco poco peggio quando parlano facendo degli strani gesti o usando degli strani suoni..Ho cercato di farle comprendere che non riuscivo a capire, cercando di fare una faccia stupita, ma alla fine ci ho rinunciato e le ho fatto segno di sì con la testa, come ho visto fare dalle altre mamme…chissà cosa mi ha detto, comunque se ne è andata! Durante la mattinata ci sono le visite dei dottori, tutti vestiti con lo stesso vestito buffo, ma incredibilmente bianco e come al solito mi hanno fatto un sacco di domande. Alcune di esse suonando sempre uguali, per cui ho imparato a rispondere, ma ad altre no; addirittura uno di loro si è messo ad urlare, forse pensava che fossi sorda, ma io ci sento benissimo, solo che non capisco l’italiano.

E per finire, la donna delle pulizie, che ha la pelle scura: la prima volta mi ha sconvolta, perché mio marito mi ha detto che tutti gli italiani sono bianchi come il latte, forse questa ha preso troppo sole, sta di fatto che non capisco neanche lei e non riesco a farle capire che non può tutte le mattine arrivare e spostare la mia roba, soprattutto il Corano, che tengo vicino al letto per proteggere mio figlio>>

 

mamma_indiana.

Devi sapere amore, che la nostra città è abitata da persone che provengono da tutto il mondo. Quando arriverai avrai la fortuna di conoscerle tutte. Ma come potrai fare per convivere con loro?

Sentirai spesso parlare di multiculturalità, ma dovrai fare uno sforzo in più e dovrai apprendere cosa significa interculturalità. Mamma mia, che parole difficili che ti sto dicendo…

Cerco di spiegarti una cosa importante.

Quando sarai vicino a me, ti insegnerò la cultura italiana perché tu sei italiano, ma nello stesso tempo imparerai a conoscere persone che hanno origine diversa.
Quando dico conoscere, intendo dire che tu istaurerai dei rapporti con loro e ne verrai coinvolto in prima persona, perché sei un essere umano che ha bisogno di comunicare e non un’isola spersa nell’oceano. Non ascoltare chi ti dice che tu sei italiano e quindi di razza superiore, io stessa ti insegnerò a guardarti intorno senza avere pregiudizi, ti accompagnerò in mezzo alla gente e ti farò conoscere il mondo: all’inizio dovrai usare i miei occhi, ma poi dovrai decidere tu, come comunicare.
Ricordati che se avrai appreso bene quale è la tua identità, potrai cercare di dialogare con chi è diverso da te, cercando uno scambio alla pari. Non è necessario provare ad imporre le tue conoscenze, sarà più semplice cercare dei punti in comune: tieni in considerazione che a volte la stessa idea può essere espressa in modi diversi, ma esprimere lo stesso significato. Questione di punti vista dicono, ma ricordati che non c’è ne uno sbagliato e uno giusto, uno che ha valore e l’altro che non vale niente, ma tutti sono sullo stesso piano fino a quando rispettano i valori umani, che sono universali a partire dal “rispetto reciproco”. 
Qualcuno tenterà di inculcarti delle idee, per farti cambiare, ma tu sarai in grado di scegliere perché avrai imparato ad ascoltare e confrontare senza avere idee preconfezionate.

Chi si barrica dietro questo atteggiamento, dimostra solo la sua paura e quindi va aiutato a capire, altrimenti rimane nella sua isola e non potrà avere scambi al di fuori di quelli  materiali.

Insieme, se vorrai, costruiremo dei ponti e passeremo da un’isola all’altra, dialogano il più possibile con gli abitanti.

Sembra che ti voglia insegnare tutto e subito, ma non è così, vorrei solo renderti tutto più semplice perché tu possa apprezzare fin da subito quanto sia costruttivo avere un approccio fraterno con la gente e quante cosa potrai imparare e quanto potrai trasmettere, stando ad ascoltare “l’altro da te”.

Non avere paura, amore, io sarò sempre al tuo fianco e cercherò di avere un comportamento neutrale, ma presente, quando incomincerai a stringere delle amicizie.

E insieme cammineremo nella strada che c’è adesso qui davanti a me, quella che a te arriva solo come rumore trasmesso, attraverso la mia pancia e quell’acqua che ti circonda, che ti protegge, ti scalda,…..

Nasci presto piccolo mio, quante cose potremo faremo insieme…

manobimbo_ranocchio.

Barbara

 

Ps.: liberamente tratto dalla mia fantasia……

 

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