Il 20 febbraio mi ha lasciato Zagor.

artuEro pienamente convinta avrebbe compiuto i suoi fatidici 18 anni alla faccia di tutto, invece un tracollo repentino lo ha fatto cedere. Io non ho mollato fino all’ultimo e ho tentato di tenerlo qui, ma aveva già dato tanto, troppo e giustamente aveva bisogno del meritato riposo. Ma la cosa importante per me, è che è andato da solo, ha scelto lui il momento. E’ stato semplice affrontare questo ennesimo lutto, un po’ perché in questi anni mi hanno lasciato tutti, un po’ perché il suo io lo avevo già vissuto pienamente due anni e mezzo prima quando era spacciato e aspettavo morisse da un giorno all’altro. Quante lacrime, quanto dolore….e poi la sua ripresa!! In fondo a fronte di una previsione di vita massima dai 3 ai 7 mesi lui è sopravvissuto 2 anni e mezzo, cosa potevo chiedere di più? Non potevo che essere grata per aver avuto tanto e accettare il suo viaggio.


E’ stato una grande storia, un grande amore, ma certo il mio cuore non voleva chiudersi lì. Anzi in ricordo di Zagor, era giusto dare un posto a qualcun altro, in suo onore e perché ho ancora tanto da dare.
Così ho adottato Artù: uno stagionato, vissuto ex randagio del nostro gattile. Un gatto fiv positivo, che dalle penurie vissute non è nemmeno riuscito a diventare il gattone che la sua struttura richiede, un gatto senza un futuro, con un sacco di acciacchi, che nessuno avrebbe preso. Mi sono innamorata di lui appena visto, e sapevo che un giorno sarebbe stato mio. Ormai non ho più paura di affrontare i problemi e forse nemmeno la morte e so che poco o tanto restino qui, ne vale la pena.

Lui è buono. La bontà in gatto. Ed è una esperienza commovente la sua presenza.

I primi tre mesi assieme, era la mia ombra. Se io ero seduta sullo sgabello, lui saliva e voleva dividerlo con me, se ero in bagno lui si accucciava sul pavimento, la notte poi la passava dormendo sul mio cuscino e non scendendo dal letto finché non mi alzavo. Sembrava quasi mi vegliasse. Mi guardava sempre con  quegli occhioni enormi, verdi, adoranti…quasi fosse preoccupato che questa donna prima o poi potesse abbandonarlo o lasciarlo e questo paradiso in terra finisse per lui.

Ricordo il primo giorno che è arrivato a casa, credo non ne avesse mai vista una in vita sua! Ad accoglierlo c’era Sissi con le orecchie ad aeroplano, terrorizzata che gli faceva dei versi e lui invece che le andava incontro ottimista, con quell’espressione perplessa quasi a chiedersi “ma chissà perché questa fa tutte ste urla e scene!!”. Poi vedendola correre via disperata e offesa della sua presenza, lui mi veniva incontro quasi gioioso, quasi si dicesse “vabbè non mi vuole, ma qui c’è questa signora che mi coccola e mi tratta bene, chissenefrega, io sto con lei “ Si è scelto un posto dove rilassarsi, lo schienale del divano, da lì  poteva  tenermi nella sua area visiva, mentre ero in cucina, la stanza dove sto abitualmente. Gli sono andata vicino e accarezzandolo dolcemente  gli ho detto “ vedi Artù, questa è casa, e adesso non sei più un gatto randagio, non sarai mai più solo, qui ci siamo noi e io mi prenderò cura di te, finché avrai vita”

E’ stata la mia promessa, finché morte non ci separi, come fu per Zagor.
Quando lo guardo, è come vedessi ogni volta l’espressione “Grazie”.

artu-sissi

E quel grazie si traduce in uno spirito perennemente felice, gioioso per ogni cosa. Quando ha fame, corre al piatto, letteralmente. E sembra quasi dire, “Che bello, cosa si mangia!!” E se porto qualcosa di nuovo, o speciale c’è un accoglienza entusiastica, con miagolii di impazienza. Ma la cosa per me più stupefacente e il suo mi vien da dire accontentarsi di poco, apparentemente. In realtà direi, è “io qui ho tutto, non mi manca nulla e non cerco altro” Perché è così sereno e rilassato e felice, in questa vita “noiosa” di appartamento.

Non cerca altro, non cerca la libertà, nemmeno è curioso di vedere cosa c’è fuori dalla porta di casa, a differenza di Sissi che sfugge sempre per le scale!!

Forse sa bene cosa c’è la fuori, e di libertà ne ha già avuta così tanta con gli annessi prezzi che non gli interessa proprio più.

A distanza di quattro mesi dal suo arrivo, ora ha preso possesso della casa e non ha più bisogno di vegliarmi per essere sicuro e tranquillo che vada tutto bene. Ora vive la sicurezza di poter stare giorno e notte anche chiuso sul balcone, a dormire in uno dei  cesti o a rotolarsi nella paglia del coniglio.

Si coniglio, perché nel frattempo è arrivato anche un coniglio disadattato, uno di quei regali comprati ai bambini che poi ci si accorge che non sono pupazzi e quindi disturbano e si sbolognano!!

coniglio

Non so perché ho deciso di prenderlo, non ho la benché minima esperienza a riguardo, ma volevo conoscere un “pianeta” nuovo.

Così ho adottato anche questo coniglietto bianco con macchiette nocciola sulla schiena e due occhi azzurri. E’ un coniglio acconciato!! Ha un ciuffo modello Little Tony in testa.

L’ho battezzato Arturo, in ricordo di un pupazzo gigante  a forma di coniglio presente in una trasmissione per bambini della mia infanzia.

Con lui parto da zero. Stiamo provando e imparando a conoscerci ed educarci.

Con i gatti non ci sono stati problemi, Artù accetterebbe chiunque, la Sissi è solo un po’ fifona e permalosa ma elastica anche lei.

E così ho creato sul balcone il residence di Arturo che in realtà è diventato il posto più ambito e frequentato anche dai gatti. E’ un bel vedere, piuttosto divertente, questo trio insolito !!

rifugio in balcone.



Così è partita la nostra nuova avventura, potrei dire alla Corte di Sabrina.

Si perché abbiamo Re Artù, la Principessa Sissi e anche il giullare Arturo…non ci manca nulla!! 

sabrina-artusabrina-artu-insieme

Sabrina