gatto-sano-e-felice.

Dall'introduzione del libro:

"..Senza dubbio la civiltà umana, specialmente negli ultimi duecento anni, ha inflitto al gatto, animale dal carattere selvatico, imprevedibile  e adattabile, una quantità spaventosa di brutte malattie, che continuano a proliferare. Un tempo la perfetta salute, quasi mai compromessa o minacciata, apparteneva per diritto di nascita agli animali che vivevano nel loro ambiente naturale. Anche quando l’uomo, anticamente, cominciò ad addomesticarli, quel diritto alla salute non era a repentaglio come oggi. Esistevano eccellenti medici per i gatti, che operavano soprattutto utilizzando erbe, donne e uomini autentici maestri nella loro arte, che sapevano come alleviare le sofferenze felini e riportarli alla completa guarigione. Medici come questi esistevano nell’antico EGITTO e in molte altre parti del mondo.

Oggi i nostri medici degli animali sono i veterinari. Noi, in quanto possessori o compagni umani del gatto, non potremmo fare a meno di questi esperti, dotati di una preparazione vasta e profonda. Ma oggi è in voga una linea di pensiero, nella medicina veterinaria internazionale come in quasi tutte le altre istituzioni, secondo cui l’umanità sarebbe superiore ai doni, alla guida, all’ispirazione, all’esempio e specialmente ai criteri della natura, e sarebbe autorizzata a prendersene gioco. Tale filosofia sostiene il ricorso a medicinali chimici, artificiali, che sembrano esprimere l’essenza della mentalità risultante dall’evoluzione sociale planetaria. Questi medicinali troppo sovente si impongono sull’organismo e impediscono il corretto funzionamento della naturale resistenza e tendenza alla guarigione degli animali. Sopprimono violentemente e rapidamente i fattori problematici che sono all’origine della malattia e, spesso, di conseguenza, i virus e i batteri si ripresentano poi in forma nuova, rafforzati e pronti per uno scontro fatale con un organismo indebolito, vulnerabile e incapace di offrire la resistenza necessaria …. "