1- La sensibilità degli animali agli odori è molto più alta della nostra. Questo vuol dire che una sostanza per loro può essere molto più forte che per noi – se a te piace l’odore di un olio essenziale, al tuo gatto o al tuo cane potrebbe anche non piacere;
2- gli animali hanno stati d’animo che non sono casuali: assumiamoci la responsabilità del fatto che gatti e cani “assorbono” i nostri stati d’animo, o diciamo le emozioni che si vivono in casa, e spesso le restituiscono come possono, con comportamenti sia positivi che negativi – non addebitiamo tutti a loro eventuali comportamenti disarmonici, piuttosto riflettiamo se anche noi non siamo disarmonici, e magari facciamoci aiutare dalla floriterapia (animale e “proprietario”);
3- non usare oli essenziali dermocaustici sugli animali e neppure in diffusione nell’ambiente se hai animali in quella stanza. Se ti piace tanto la Cannella, e il tuo gatto o il tuo cane sembra disturbato quando la metti nel diffusore, non stupirti…
4- non affidarti per l’applicazione degli oli essenziali a ricette trovate su riviste o articoli non circostanziati, soprattutto sugli animali che spesso sono ricettacolo di “esperimenti” senza consapevolezza;
5- ci sono due libri affidabili su Aromaterapia e Animali, uno in inglese e uno in francese (ce ne sono molti, ma ho selezionato questi):
Guide pratique du Aromatherapie chez l’animal de compagnie, Pascal Debauche e Dominique Baudoux
e Holistic Aromatherapy for Animals, di Kristen Leigh Bell
6- se vuoi aiutare il tuo animale da un punto di vista psicologico, personalmente io proverei prima con la Floriterapia e poi con gli oli essenziali. Questo non per mancanza di efficacia, quanto piuttosto perchè gli oli essenziali sono molto incisivi, soprattutto per l’olfatto di questi esseri, e quindi possono esserne facilmente disturbati (soprattutto i gatti);
7- gli Idrolati possono essere interessanti per un uso topico sugli animali, perchè contengono l’olio essenziale in percentuale minima, e quindi sono meno impattanti;
8- mi permetto ancora di sottolineare che quello che piace a te può non piacere ai tuoi animali, e che amarli significa prima di tutto rispettarli, e non “umanizzarli” a tutti i costi;
9- se vuoi iniziare da qualche parte, compra uno di questi libri. Le ricette sono comprensibili anche per chi non parla perfettamente una delle due lingue;
10- le ricerche scientifiche dicono che i gatti metabolizzano con difficoltà i fenoli, quindi cerca di utilizzare con grande parsimonia per es. Cannella e Timo; i gatti possono soffrire anche dell’uso estensivo del Tea tree!
11- i cavalli sono sensibili olfattivamente, ma grazie anche al loro peso e grandezza gestiscono meglio la vicinanza degli oli essenziali; questo non vuol dire che puoi “lavarli” di essenze;
11- non usare profumi sui tuoi animali.
Sono consapevole che parlare in dettaglio di cani, gatti, uccelli e cavalli richiederebbe decine di articoli, quindi ti invito a leggere almeno uno dei due libri indicati, e a ricordarti di quanto detto in questo articolo, per capire come organizzare un primo approccio aromatico per i nostri piccoli amici. A presto!